2022.12 E. Goldschmied – La persona di riferimento

Ogni persona cresce solo se è guardata e pensata.

L’approccio figura di riferimento tra i suoi obiettivi ha quello di “costruire un ponte tra il nido e ogni famiglia (…) per far sì che le informazioni fluiscano liberamente da entrambe le parti, in modo che si crei coerenza e continuità tra i due mondi dei bambini (…) Lo scopo è quello di costruire una relazione di reciprocità e non a senso unico”(tratto da Elinor Goldschmied, Sonia Jackson, Persone da zero a tre anni, Crescere e lavorare nell’ambiente del nido, Junior, 1996, pag. 210).

La relazione è il perno attorno cui ruota la costruzione di significato delle esperienze di adulti e bambini al nido: un interlocutore attento e disponibile alle nostre esigenze ci fa stare bene e possiamo sperimentarlo in molti altri contesti (ad es. a scuola, in ospedale…). A chi mi rivolgo? Chi può ascoltarmi e aiutarmi? Nelle nuove situazioni avere qualcuno a cui riferirsi può fare la differenza. E la differenza si chiama benessere.

La persona di riferimento si occupa con continuità del bambino, provvedendo alle sue necessità, garantendo cure personalizzate e rispettose, dialogando con lui per costruire la prevedibilità e la sicurezza necessarie per orientarsi nella nuova esperienza al nido; questo approccio valorizza inoltre il ruolo del personale educativo, che, in quanto di “riferimento”, accoglierà le domande e le esigenze dei genitori e diventerà un interlocutore privilegiato per il bambino e la sua famiglia.

  • Sviluppo del bambino (con focalizzazione su neuroni specchio, still face e intersoggettività)
  • gli snodi comunicativi nel nido (occasioni di incontro e conoscenza con le famiglie; momenti di scambio tra colleghe)
  • l’organizzazione del nido (l’ambientamento; i gruppi di riferimento; l’accoglienza; il ricongiungimento)

Comprendere i seguenti aspetti:

    • i bambini e l’esigenza di una relazione che “contiene”, genera benessere e rassicura sia il singolo che il gruppo
    • le famiglie e la necessità di un “ponte” comunicativo con il nido per rendere coerente e comprensibile l’esperienza del bambino e stringere un’alleanza basata sulla fiducia con l’educatrice di riferimento
    • il personale educativo, valorizzato nel proprio ruolo professionale, nello scambio con i colleghi e nell’importanza dell’esperienza formativa
    • il nido, che può trasformarsi grazie a un’organizzazione basata sulla persona di riferimento, diventando un servizio più attento alle esigenze di chi lo abita

La modalità formativa comprende momenti frontali, proiezione di video, esercitazioni in gruppo, momenti di discussione; lo stile formativo sarà caratterizzato dal confronto, lasciando spazio alle esperienze dei partecipanti

Verrà data priorità a Direttori/responsabili, personale educativo, anche in formazione dei nidi dell’infanzia

E’ condizione indispensabile aver partecipato al corso introduttivo Un filo di storia_Lo sguardo  pedagogico di Elinor Goldschmied nei contesti educativi per la prima infanzia

  • Minimo 10 partecipanti
  • Massimo 20 partecipanti

Attraverso i feedback dai partecipanti

Al termine della formazione verrà rilasciato un Attestato nel caso in cui il partecipante abbia frequentato almeno all’80% del complessivo delle ore. Nel caso in cui la presenza fosse inferiore, verrà rilasciata una Dichiarazione

Presso la sede ATAN, Camorino.

Sabato 3 dicembre 2022, dalle 9.30 e 16.30. Totale 6 ore di formazione

18 novembre 2022

Soci ATAN: 120 CHF

Non soci: 150 CHF

Giovanna Gorla, psicologa, psicoterapeuta sistemica, consulente familiare, supervisore nei servizi per la prima infanzia, formatrice per educatori, insegnanti, genitori e volontari. Socia fondatrice dell’Associazione ElinorGoldschmiedEduCare APS

Procedura di iscrizione

Per iscriversi al corso procedere con i seguenti passaggi:

1. Leggere le condizioni generali di iscrizione

2. Compilare il modulo di iscrizione

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